Mindfulness e attaccamento sicuro. La consapevolezza come ancoraggio sicuro nelle relazioni

Mindfulness e attaccamento sicuro sono indice di benessere psicologico e relazionale. Dalla nascita possediamo riflessi importanti come la lotta, la fuga, il freezing, e il pianto come richiesta d’aiuto. Intorno ai 10 mesi, il cervello si è trasformato e“ingrandito” unicamente grazie alle interazioni con i caregivers e l’ambiente.

La relazione con la principale Figura di Attaccamento (FdA) è un’interazione psico-biologica che influenza non solo la salute mentale ma anche quella fisica nel corso di tutta la vita del bambino (Schore, 1994). Le neuroscienze confermano, infatti, che la qualità delle nostre interconnessioni con gli altri influenzano il nostro sviluppo, il funzionamento sano del cervello, il nostro sistema endocrino e immunitario, e il nostro equilibrio emotivo (Lewis, Amini e Lannon, 2000).

Le prime interazioni del bambino con le FdA principali plasmano, più precisamente, anche le  nostre capacità di auto-accudimento e di auto-compassione  (Gilbert, 2005), la nostra disposizione innata all’organizzazione del comportamento sociale e la regolazione delle emozioni (Bowlby, 1969;1973; Ainsworth et al., 1978; Main et al., 1985; Liotti, 2001), oltre che le capacità di Mentalizzazione (Fonagy,  2008) e le funzioni Metacognitive (Di Maggio e Semerari (a cura di), 2003).

In poche parole, le persone che nei primi anni di vita hanno ricevuto cure sufficientemente adeguate (Winnicott, 1996) presentano:

  • Migliore capacità di gestione del conflitto, maggiore sensibilità e responsività ai bisogni altrui, e  maggiori capacità di esprimere emozioni di vicinanza, affetto e sostegno (Collins & Feeney, 2010; Fraley & Shaver, 1998; Simpson, Rholes, e Phillips, 1996).
  • Maggiore e più stabile senso di autostima e minore reattività all’accettazione e il rifiuto altrui (Srivastava & Beer, 2005; Arndt e Schimel ,2003).
  • Minore egoismo, minore rigidità e attaccamento ai propri punti di vista, maggiore attenzione e apertura alle opinioni altrui  (Mikulincer, 1997; Mikulincer & Florian, 2000; Mikulincer, Orbach, e Iavnieli, 1998).

 

Solitamente sono adulti che presentano uno stile di attaccamento sicuro (Bowlby, 1969), e per questo sono a proprio agio con l’intimità e l’autonomia; valorizzano le “relazioni di attaccamento” riconoscendo il “bisogno”, la mancanza, la dipendenza e lo sconforto in sé stessi e negli altri; hanno pochi dubbi su se stessi, poiché tendenzialmente hanno un’alta autostima e una forte identità personale; si sentono a proprio agio anche con le imperfezioni proprie e altrui, riconoscendo di avere comportamenti non desiderabili, ma li accettano e si perdonano; sono generalmente fiduciosi, altruisti, capaci, collaborativi e poco sospettosi nelle relazioni; si impegnano nelle relazioni intime, mostrandosi spesso un valido supporto per tutti gli amici e i familiari, godendo di relazioni interpersonali soddisfacenti (Onofri e Tombolini,2009; Onofri 2008 ).

Diversi studi (Brown, Ryan & Creswell, 2007; Mikulincer & Shaver, 2001) hanno provato che è possibile stabilire almeno 3 connessioni tra tale sicurezza nelle relazioni e l’aver sviluppato una sana consapevolezza :

  1. Le persone che hanno avuto FdA attente, responsive e “sintonizzate” sono solitamente più sicure e mindful
  2. Questi due aspetti sono correlati e bidirezionali.
  3. La “sicurezza” e la mindfulness generalmente sono aspetti collegati a più outcome positivi in diverse competenze

Un training fondato sulla mindfulness può migliorare le relazioni interpersonali in direzione della “sicurezza” nei legami affettivi.